Pensiero verticale: una visione più ampia della realtà

pensiero verticale

L’uomo ordinario, generalmente, è in balia degli eventi. Subisce passivamente senza poter dare risposta a ciò che gli accade intorno. Cerca di spiegare gli eventi con le limitate conoscenze a sua disposizione, attraverso una modalità di pensiero che nasce dal basso, racchiusa nelle strutture mentali che attanagliano l’umanità e che non dà una visione ampia ed esaustiva della realtà. Cerca delle risposte adottando un pensiero di tipo orizzontale.

Come nasce il pensiero verticale

Il pensiero verticale invece, parte da un concetto più elevato. Secondo questa visione gli eventi sono connessi alla manifestazione di energie derivanti da una fonte primordiale che è presente su tutti i piani di manifestazione della realtà. Questa fonte originaria, identificabile nel complesso degli archetipi, attraversa verticalmente tutti i piani ed è interpretabile attraverso la simbologia. Adottare un pensiero verticale, significa quindi, comprendere attraverso la lettura dei simboli, il perché degli eventi.

Ma facciamo un esempio concreto. Considerando gli eventi dell’ultimo periodo possiamo prendere in considerazione il terremoto che ha colpito l’Italia centrale. Che cosa fa l’uomo medio con il suo pensiero orizzontale? Molti cercano risposte nella scienza affidandosi a degli “esperti”, altri si affidano alla sorte sperando che non si ripetano altri eventi sismici, altri ancora cercano soluzioni per evitare futuri danni. Sostanzialmente però, nessuno cerca di comprendere le cause di ciò che è accaduto, continuando così a perpetrare i propri errori.

Il pensiero verticale invece, porta a comprendere che, se in quel punto c’è una faglia che ha rilasciato una certa quantità di energia in quel determinato momento, c’è un motivo ben preciso. Porta a considerare il terremoto come simbolo di un’energia archetipica, che comunica attraverso la manifestazione dell’evento stesso. In poche parole va letto come un segnale proveniente dalla fonte primaria dell’energia universale.

Il pensiero verticale aiuta ad interpretare il terremoto come un simbolo che ha un suo specifico significato, in quanto il mondo fisico non è l’altro che la precipitazione di energie provenienti dai piani più elevati.

Il terremoto che porta distruzione nel cuore del nostro paese può essere interpretato come una necessità di cambiamento e rinnovamento degli attuali paradigmi che si stanno rivelando fallimentari. Necessità di ricostruire una società malata proprio a partire dal suo fulcro centrale.

Una maggiore consapevolezza

Con un approccio di tipo verticale non saremo più vittime degli avvenimenti, ma in grado di comprendere che nulla avviene a caso, e che ad ogni effetto corrisponde sempre una causa.

Quindi tutto ciò che è ordinario e limitato alla conoscenza del piano fisico, si basa su un pensiero di tipo orizzontale; tutto ciò che invece parte dall’alto, è pensiero verticale; un modo di pensare orientato verso la conoscenza e la comprensione di una realtà più ampia di quella conosciuta sul piano fisico.

L’umanità si trova in difficoltà ed è sempre in balia degli eventi, proprio perché conserva ancora una modalità di pensiero orizzontale. Quando comincerà a pensare in maniera verticale, riuscirà a comprendere le vere cause di quegli effetti di cui è vittima e da cui è generalmente dominata.