Intelligenza intuitiva: oltre la mente

intelligenza intuitiva

Generalmente gli essere umani non danno peso alle proprie intuizioni, in quanto le reputano delle sensazioni basate sull’irrazionalità. La nostra società è basata sulla ragione e quindi, di conseguenza, tutto ciò che travalica i confini della mente non viene preso in considerazione in maniera seria.

Il paradigma occidentale, considera soltanto ciò che è visibile e misurabile empiricamente, anche se dobbiamo ammettere che qualcosa sta cambiando in meglio. Infatti cominciano ad essere presi in considerazione sempre di più concetti meno “materialisti” come ad esempio quelli sostenuti dalla psicosomatica o dalla stessa fisica quantistica.

Intelligenza intuitiva: gli aspetti della coscienza

Ma torniamo a noi. Che significato ha tutto questo ad un livello più elevato? Prima di spiegare questo concetto vorrei fare una premessa. L’uomo è composto da due principi fondamentali: il sé inferiore e il Sé Superiore.

Il primo è l’aspetto della personalità, quindi un aspetto egoistico e distorto ed è composto dal nostro corpo fisico, dalle emozioni e dai pensieri (generati dalla mente).

Il secondo aspetto è la nostra anima che è la parte più elevata della nostra coscienza e che vibra a frequenze più elevate rispetto al sé inferiore, quindi è al di sopra delle distorsioni della personalità.

Generalmente, nell’uomo medio è il sé inferiore che comanda e questo, come possiamo oggettivamente constatare, genera sofferenza. Tutto ciò avviene per necessità evolutiva, nel senso che fino ad un certo punto, l’uomo deve necessariamente immergersi negli aspetti più bassi e distorti della propria coscienza per procedere nel percorso evolutivo.

L’intuizione sul sentiero dell’evoluzione

Ad un certo punto del nostro percorso però, quando la personalità comincia a completare le sue esperienze, comincia a risvegliarsi il Sé Superiore ed il suo modo di percepire la realtà ci arriva tramite l’intuizione. Quindi è importante comprendere che la vera percezione della realtà è quella che ci comunica l’anima e non quella della mente che, come abbiamo visto, è compresa nel sé inferiore, cioè un aspetto distorto della realtà e quindi un’illusione.

In realtà l’intuizione è sintomo di una certa consapevolezza che comincia a farsi largo dentro noi, perché la nostra anima comincia a manifestarsi. Da questo momento in poi il nostro lavoro sarà quello di mettere la personalità sotto il controllo del Sé Superiore, cioè di andare oltre la mente e di metterla a disposizione del progetto dell’anima, un progetto rivolto ad ideali superiori e non ad aspetti materiali e personalistici come quelli che riguardano il sé inferiore.

Ovviamente questo cambiamento non sarà facile, richiederà un costante lavoro su se stessi, supportato da specifiche pratiche e tecniche, ma è quello che, prima o poi, tutti gli uomini dovranno intraprendere per progredire sul sentiero dell’evoluzione.