Il Kybalion e i sette principi dell’Ermetismo
La Filosofia ermetica, proveniente dall’antico Egitto e ripresa dai Greci, rappresenta una delle principali fonti di conoscenza esoterica in Occidente. Nasce dagli insegnamenti di Hermes, meglio conosciuto come Ermete Trismegisto o Thoth.
“La sua ultima incarnazione sembra essere avvenuta in Egitto, in data fissata da secoli dalle più remote dinastie di quel paese, assai prima della venuta di Mosé. Secondo la tradizione, la sua esistenza terrena fu di trecento anni, poi passò ad altro piano di vita e fu deificato: divenne così il dio Thoth, ripreso poi dai Greci, tra le altre deità, come Ermete, dio della saggezza. Quanto agli egiziani, per secoli, lo adorarono chiamandolo “Scriba degli Dei” e restituendogli il titolo di “Trismegisto” o “Tre volte eccelso” o “Il Grande dei Grandi”. Il suo nome fu sinonimo, presso ogni popolo, di “Fonte di Saggezza”. (Il Kybalion, Tre Iniziati, Biblioteca di Episteme, Collana Materea, 2001).
Gli insegnamenti di Ermete Trismegisto sono racchiusi nel Kybalion, libro pubblicato per la prima volta nel 1908 da autori anonimi che si presentano come “I Tre Iniziati”. Questo libro descrive “I Sette Principi Ermetici”.
I Sette Principi dell’Ermetismo sono: mentalismo, corrispondenza, vibrazioni, polarità, ritmo, causa ed effetto, genere.
I – Principio del Mentalismo
“Tutto è mente. L’universo è mentale.”
Tutto ciò che percepiamo nell’Universo fa parte di un Tutto, il quale si manifesta in maniera separata per fare esperienza ed evolversi. L’universo e tutto ciò che percepiamo quindi, sono una creazione mentale del Tutto. Così come noi umani creiamo la nostra realtà con la mente, il Tutto ha creato l’universo.
II – Principio della corrispondenza
“Com’è in cielo così è in terra”.
Tra i fenomeni dei diversi piani di vita o dimensioni, c’è sempre una corrispondenza. L’uomo è il microcosmo dell’universo, al nostro interno abbiamo tutto ciò che è presente fuori di noi. Tutto ciò che esiste, nei vari piani, deriva da un’energia primaria divina che è la fonte della vita di tutto l’universo e si manifesta in tutti i piani o dimensioni. Comprendere questa regola, significa risolvere molti dei tanti paradossi e dei segreti della natura.
III – Il principio delle vibrazioni
“Tutto si muove, tutto vibra, niente è in quiete.”
Tutto vibra nella creazione e nell’universo, dallo Spirito alla più densa materia. Più alta è la vibrazione, tanto più elevata sarà la posizione nella scala della spiritualità. Il mondo fisico è il piano con le più basse vibrazioni, man mano che si procede nei piani più elevati la materia diventa sempre più rarefatta e le vibrazioni più elevate. Lo Spirito vibra così intensamente che sembra in pieno riposo, proprio come la ruota gira a volte tanto velocemente da sembrare ferma. Allo stesso modo, all’altra estremità della scala stanno forme di materia così grezze e grossolane che le loro vibrazioni sono talmente esigue da sembrare anche loro in riposo.
IV – Il principio della polarità
“Tutto è duale, tutto è polare.”
Gli opposti in realtà sono identici, differiscono soltanto perché si trovano su un grado diverso della stessa scala, ma riguardano lo stesso fenomeno. In realtà sono gli estremi della stessa cosa. Possono cambiare gradazione con estrema rapidità e trasformarsi in continuazione lungo la scala delle gradazioni. Possiamo trovare in natura e nella vita di tutti i giorni, esempi infinti di polarità (caldo e freddo, amore e odio, ecc.).
V – Il principio del ritmo
“Ogni cosa fluisce e rifluisce.”
Ogni cosa è in movimento, un moto continuo che rifluisce in equilibrio tra due poli. In tutte le cose c’è sempre un culmine seguito da una ricaduta, dopo un innalzamento c’è sempre un abbassamento e questo vale per tutte le cose dell’universo. Questa legge può spiegare i grandi cicli temporali che si alternano dalla notte dei tempi, la creazione e la distruzione dei mondi e così via. Tutto si muove, tutto fluisce e rifluisce, tutto s’alza e cade.
VI – Il principio di causa ed effetto
“Ogni effetto ha la sua causa; ogni causa ha il suo effetto”
Non esiste il caso. Tutto ciò che avviene è il risultato di una causa prodotta da un’azione. Ogni azione causa un ritorno. Questo significa che gli eventi si verificano quando c’è una causa corrispondente che li genera. È Legge del Karma. La colpa di ciò che accade agli esseri umani, se di colpa si può parlare, è insita in loro. Hanno creato loro stessi, con i propri pensieri e le proprie azioni, le realtà che vivono.
VII – Il principio del genere
“Ogni cosa ha il suo principio maschile e femminile”
Ogni cosa nell’universo appartiene ad un genere maschile e femminile e questo vale per tutti i piani di manifestazione. Nel piano fisico il genere si manifesta attraverso il sesso, ma anche nei piani più elevati si manifesta ugualmente, assumendo forme più elevate. Il principio di genere è alla base della creazione. Tutto è pervaso da queste due energie:
– l’energia maschile, una forza fecondatrice attiva, centrifuga, solare, irradiativa, connessa agli elementi fuoco e aria;
– l’energia femminile, passiva, ricettiva, centripeta, lunare, inclusiva, legata agli elementi acqua e terra.
Queste due energie pervadono tutti gli elementi della natura e dell’universo, in tutti i regni di natura e in tutti i piani di manifestazione. Si sostengono a vicenda e non potrebbero vivere l’uno senza l’altro. Sono lo Yin e lo Yang del taoismo, Shiva e Shakti della filosofia induista tantrica.