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L’evoluzione spirituale nella pratica quotidiana: superare i propri limiti

superare i propri limiti

L’evoluzione spirituale è un processo di trasformazione della coscienza che porta gli esseri umani alla realizzazione del proprio sé. Sostanzialmente tutte le esperienze che facciamo sulla Terra sono finalizzate alla nostra evoluzione. Per moltissime vite siamo legati a degli automatismi che ci portano a comportarci in un certo modo di fronte a determinate situazioni. Poi ad un certo punto cominciamo ad essere più consapevoli e ad essere attratti dalla spiritualità, da tutto ciò che riguarda la verità, la bellezza e la giustizia.

Pur con le nostre distorsioni quindi, iniziamo ad intraprendere un percorso che sarà tracciato da tutte le possibilità che si presenteranno di fronte al nostro cammino. Le varie possibilità saranno in linea con il nostro livello di coscienza che piano piano cominceremo ad elevare sempre di più. Il sentiero evolutivo ad un certo punto quindi, diventa nella pratica, un percorso consapevole in cui ogni essere umano si impegna per migliorare se stesso.

Tecniche per l’evoluzione spirituale: la meditazione e il Raja Yoga

Fondamentali saranno alcune specifiche tecniche, indispensabili per la nostra evoluzione spirituale. Il Raja Yoga, lo yoga reale, è quella pratica volta all’addomesticamento e al superamento della mente, che ha lo scopo di elevare la coscienza degli esseri umani fino al raggiungimento del Samadhi (Illuminazione). Il Raja Yoga ha la finalità di unire tra di loro tutte le parti separate della nostra coscienza e di unirle con lo Spirito Universale e tutte le creature dell’Universo.

Per raggiungere il Samadhi bisogna quindi praticare il Raja Yoga e nello specifico, la tecnica della meditazione, che si raggiunge attraverso la concentrazione. In realtà la meditazione, come molti erroneamente credono, non è il vuoto mentale, bensì la capacità di concentrarsi su unico oggetto ed entrare in connessione con esso, potendo così prendere coscienza della sua vera essenza.

La meditazione è uno strumento indispensabile per sostenere il processo di trasformazione della coscienza e ha lo scopo fondamentale di trasformare la materia verso l’alto, innescando così il processo di alchimia spirituale, cioè di trasformazione della materia che compone la nostra coscienza.

Superare i propri limiti

In pratica, nella vita quotidiana, trasformare la propria coscienza significa superare i propri limiti. Come ho già detto, è fondamentale la pratica della meditazione, che va fatta tutti i giorni, ma di pari passo dobbiamo metterci in testa che senza superare i nostri limiti non può esserci evoluzione.

Molto spesso, il rischio di chi è sul sentiero evolutivo, è quello di concentrarsi soltanto sulle tecniche, estraniandosi dal mondo, invece è soltanto vivendo le esperienze che ci si pongono davanti che riusciremo nell’intento di realizzare noi stessi. Dovremmo cercare di interrompere la dinamica degli automatismi e prendere coscienza di ciò che veramente ci fa soffrire, di ciò che è distruttivo in noi e di trasformarlo in positivo. Come diceva Patanjali, “quando sorge un pensiero contrario allo yoga, sviluppa il pensiero opposto”.

Quindi per evolvere è fondamentale superare la sofferenza, che si manifesta attraverso i nostri limiti, ché non sono altro che esperienze della coscienza non completate ed è soltanto completandole che possiamo diventare migliori ed incamminarci verso il sentiero della realizzazione di noi stessi.