Raggiungere la pace

raggiungere la pace

La stragrande maggioranza degli esseri umani sostiene di volere la pace, ma cosa fa in realtà per ottenerla? Noi umani, siamo i primi a vivere situazioni di conflitto, lotta ed esclusione nella vita di tutti i giorni. Viviamo nell’odio e nell’invidia, giudicando gli altri senza pietà, pronunciando parole di fuoco per coloro che non la pensano come noi o che sono semplicemente diversi. Il nostro sport nazionale è il lamento e la recriminazione.

Continuiamo a dividere, separare ed escludere anziché amare e condividere, poi abbiamo il coraggio di lamentarci se nel mondo non c’è pace? La guerra e la distruzione sono la conseguenza di questo mondo in cui negli uomini prevale la personalità, un mondo egoista, individualista, cinico e materiale, dove in pochi sono disposti ad amare veramente. Gli uomini normalmente, vivono sgomitando tra di loro per accaparrarsi qualcosa in più degli altri, in un continuo conflitto, alimentati da una falsa concezione del sé.

La pace non si raggiunge attraverso il perseguimento di un ideale teorico, ma per mezzo di una consapevole ricerca interiore e di risveglio del proprio sé. Soltanto portando la pace dentro di noi, possiamo applicarla all’esterno, nella vita di tutti i giorni. Se faremo tutti del nostro meglio, possiamo, senza ombra di dubbio, ottenere la pace ovunque. Non esistono ostacoli al nostro personale benessere se vogliamo veramente portare la pace in noi, l’unica barriera è la nostra personalità che continua imperterrita a non voler cambiare.

Non ci sarà pace al mondo, finché non capiamo che l’umanità è un unico organismo nel suo complesso e noi umani, non siamo altro che le sue cellule. Le varie razze e i popoli della terra, caratterizzati ognuno dal proprio karma collettivo, non sono altro che delle diverse possibilità di esperienza a disposizione di ogni anima.

Nella nostra esistenza, durante incarnazioni di migliaia di anni, abbiamo attraversato tutte queste esperienze. Questo ci deve far capire, che le diversità in realtà, sono funzionali all’evoluzione del nostro sé, mentre la società di oggi tende a separare e a classificare gli individui, per portarli ad erigere muri tra di loro e creare così conflitti. Un concetto di separazione, alimentato da strutture mentali nocive e fuorvianti, assimilate nel corso di migliaia di anni, che si sono radicate nelle fondamenta della nostra esistenza.

Se vogliamo davvero raggiungere la pace, dobbiamo crearla noi stessi, non basterà di certo urlare contro i potenti del mondo, ma bisogna cercarla e costruirla dentro di noi, attraverso l’innocuità. Un’innocuità non intesa come atteggiamento di passività nei confronti del mondo, ma come capacità di non nuocere agli altri.

Cerchiamo di distaccarci da tutte quelle strutture che rappresentano la pace come un ideale fine a se stesso; piuttosto, cerchiamo di portare un po’ d’amore nei nostri cuori.

Il mondo esterno è lo specchio di quello interno e quando un certo numero di uomini raggiungerà la pace interiore arriverà anche la pace nel mondo esterno.

Vogliamo veramente cambiare il mondo? Iniziamo a cambiare noi stessi.