Realizzare lo yoga

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La parola yoga deriva dal sanscrito yug che significa unire, aggiogare. Quindi, è evidente che l’obiettivo dello yoga, è quello di unire qualcosa di momentaneamente separato, qualcosa che non ci permette di vivere in armonia con noi stessi e con il mondo, ed è causa di sofferenza.

Lo yoga è quella scienza che ci permette di unire le parti separate della nostra coscienza per arrivare all’unione totale con lo Spirito, con il Tutto di cui facciamo parte. Questa realizzazione di se stessi viene definita Samadhi.

Lo yoga non è soltanto un insieme di tecniche che si possono imparare ad un qualsiasi corso, ma un vero e proprio percorso di realizzazione e di evoluzione finalizzato allo sviluppo dell’uomo, con lo scopo di condurlo fuori dal 4° regno di natura. È un sentiero che non si improvvisa, che non si percorre da soli, ma sicuramente con l’aiuto di un Maestro. Però è importante dire che, anche se nonostante sia fondamentale rapportarsi con un istruttore esperto, lo yoga insegna che  il vero Maestro è interiore, è il nostro Sé Superiore e tutto quello che viene insegnato deve essere sperimentato.

Ultimamente si vanno diffondendo sempre più corsi di yoga di tutti i tipi, perché ormai è opinione comune che lo yoga è in grado di migliorare le condizioni di salute e benessere delle persone, e ben venga, sicuramente. Ma siamo sicuri che questo aumento della popolarità dello yoga corrisponda ad una maggiore conoscenza delle sue finalità?

Patanjali, il padre dello yoga, ne espone chiaramente le tipologie e le finalità negli Yoga Sutra, commentati da Alice Bailey nel suo “La Luce dell’Anima” dove viene chiaramente descritto lo yoga e le sue funzioni specifiche.

In base alla finalità, si individuano tre tipologie principali di yoga: Raja Yoga, Bhakty Yoga, Karma Yoga.

Il Raja Yoga è lo yoga supremo, è la sintesi di tutti gli altri e conduce l’uomo al compimento e al culmine del suo sviluppo. È la scienza della mente che coordina la personalità e la rende strumento dell’anima. La quinta razza radice, cioè la razza Ariana, realizzerà il Raja Yoga, sviluppando appieno l’aspetto mentale, fino a condurre l’umanità alla soglia della quinta iniziazione.

Il Bhakti Yoga è lo yoga del cuore e della devozione che sintetizza e sublima tutti gli amori inferiori, nell’amore universale di Dio. Fu lo yoga supremo nel periodo di Atlantide, quindi realizzato dalla quarta razza radice che sviluppò l’aspetto emotivo. Il Bhakti Yoga faceva dell’uomo un arhat, e lo guidava alla quarta iniziazione, liberandolo dalla ruota delle rinascite.

Il Karma Yoga è lo yoga dell’azione e riguarda l’attività fisica. Infatti, fu la scienza suprema della razza Lemure che sviluppò l’aspetto legato al corpo fisico-eterico. Si divide in due tipologie: Hatha Yoga (riferito al corpo fisico) e Laya Yoga (riferito al corpo eterico).

Tutti gli uomini prima o poi, nel corso del loro sviluppo, dovranno realizzare lo yoga, per elevarsi e passare i vari livelli dell’evoluzione. Ovviamente questo avverrà nel corso di diverse incarnazioni.