Siamo noi i creatori della nostra realtà
L’uomo ha delle enormi potenzialità, ma purtroppo, non ne è affatto consapevole. Potenzialità che si nascondono all’interno di ognuno di noi e che sarebbero sufficienti a creare un mondo diverso da quello abbiamo, un mondo di pace, amore e fratellanza. Paradossalmente, anziché cercare di migliorare se stesso, l’uomo ordinario pensa a sopravvivere, alimentato da una falsa concezione del sé. Le sue maggiori preoccupazioni sono pagare le bollette e guardare la partita di calcio in TV. Crede che la sua condizione di infelicità e sofferenza sia dovuta alla sfiga e per questo si lamenta e si comporta da vittima.
Non è consapevole del fatto che è egli stesso il creatore della sua stessa realtà, in quanto attira attorno a sé frequenze simili a quelle che produce con le proprie emozioni ed i propri pensieri, generalmente frequenze basse, negative, distorte.
Con i propri pensieri, genera delle enormi forme pensiero in grado di incatenarlo per tutta la vita e renderlo schiavo delle sue stesse convinzioni. Questo perché vive in funzione del mondo esterno, in maniera automatica e meccanica, subendone tutte le pressioni e i condizionamenti. Utilizza maschere per sembrare quello vogliono gli altri, fingendo di essere ciò che non è, mentendo in primis a se stesso.
In realtà l’uomo contiene dentro di sé tutto quello che gli serve per progredire ed evolversi; ha dentro di sé l’universo.
Non ci sono limiti alla realizzazione del proprio sé, nella crescita e nell’espansione del proprio essere, nella realizzazione dei propri sogni.
Ma per raggiungere ciò, si deve lottare contro se stessi. L’angelo e il demone sono dentro di noi. Anche la luce è dentro di noi e bisogna tirarla fuori. Per superare la sofferenza ed integrarla, bisogna necessariamente conoscere le forze distruttive dentro di noi che dobbiamo trasformare in forze positive. Nella nostra coscienza ci sono zone di bene e zone di male. Bisogna riconoscere il male e trasformarlo, sradicarlo e ripolarizzarsi nel bene. Le frequenze che l’uomo medio emana sono distruttive, sono contro la vita, dobbiamo quindi trasformarle, elevarle.
Per uscire da questa condizione di passività è necessaria l’attenzione a sé. L’uomo ordinario vive la sua esistenza in maniera automatica, credendo di sapere tutto. In realtà, è un perfetto ignorante, non nel senso dispregiativo del termine, ma nel senso che non conosce le leggi della vita e soprattutto, non conosce se stesso. È quindi necessario portare l’attenzione a sé per interrompere questo automatismo. Le parti distorte dell’uomo si nutrono di sofferenza, quindi bisogna conoscere quello che è in noi per poi trasformarlo. Questa è l’alchimia della vita: il processo di trasformazione della materia, necessario alla manifestazione del sé. Da negredo ad albedo, dall’oscurità alla luce, dal sé inferiore al sé superiore.
La più grande rivoluzione è quindi partire da se stessi. Possiamo costruire noi stessi il mondo in cui vogliamo vivere. Iniziamo già da adesso, a mettere qualche mattoncino per la costruzione di un mondo migliore.