Le cause della sofferenza

Le cause della sofferenza

La sofferenza è da sempre il problema principale dell’essere umano. Passano i secoli e l’umanità si evolve, eppure non siamo ancora riusciti a capire le sue origini. In realtà le cause della sofferenza sono dentro di noi e possono essere ricondotte all’ignoranza, la totale e completa ignoranza dell’uomo nei confronti della vita. L’uomo soffre perché non conosce i meccanismi per cui la sofferenza si genera ovvero, non conosce la struttura della coscienza umana.

L’essere umano si identifica nel suo corpo fisico, si limita a credere che tutto ciò che vede è ciò che esiste e non prende neanche minimamente in considerazione la possibilità che la vita possa manifestarsi su più dimensioni. In realtà è proprio così, la coscienza umana è strutturata su più dimensioni, di cui quella fisica è soltanto la più bassa e quindi quella in cui si manifestano le cause che si originano sui piani più sottili.

Tutto quello che viviamo è generato dai nostri pensieri, dalle nostre emozioni e dalle nostre azioni che imprimono una specifica immagine all’interno dei nostri chakra. Quando sarà il momento queste immagini riaffioreranno e ci metteranno nelle condizioni di agire, di superare quell’ostacolo, per trasformare quel quantitativo di energia necessario alla nostra evoluzione (Rodolfi M., La psicologia dello yoga – Corso Pratico di Meditazione – Vol. 2, Draco Edizioni, 2013).

Invece, l’uomo, con il suo comportamento egoistico non fa altro che alimentare la sua sofferenza, perché così facendo si allontana sempre di più dalla vita che in realtà è unione, cioè amore. L’egoismo è respingere la vita e non può che generare sofferenza, in quanto la natura dell’uomo è quella di unirsi con l’altro per ricongiungersi con il divino da cui proviene.

Tutto questo processo di unione è semplicemente amore e solo questo può portare gioia. L’uomo si affanna tutta la vita per raggiungere la felicità, ma nello stesso tempo, con i suoi comportamenti egoistici e repulsivi nei confronti della vita, non fa altro che allontanarsene.

L’unico modo per superare la sofferenza è quindi comprendere il nostro agire, il perché viviamo determinate situazioni. È necessario accettare i propri i limiti interpretandoli come degli strumenti necessari per la nostra evoluzione, sospendendo qualsiasi tipologia di giudizio nei nostri confronti e nei confronti degli altri.

Accettare i propri limiti significa interrompere quegli automatismi con cui siamo abituati a vivere le nostre vite, non tanto dal punto di vista di come affrontiamo le nostre giornate, ma piuttosto di come interpretiamo e comprendiamo le azioni che compiamo quotidianamente.

Per superare la sofferenza è quindi necessario capirsi ed accettarsi, senza giudizio, affrontando con coerenza quello che la vita ci mette davanti.