Il viaggio attraverso le tre croci astrologiche
L’essere umano, durante il suo percorso evolutivo attraversa tre croci astrologiche. Queste croci rappresentano diversi livelli di coscienza che l’uomo deve raggiungere per terminare la sua esperienza terrena ed entrare così nel Regno dei Cieli.
Le tre croci astrologiche sono la croce mobile (o del Cristo celato), la croce fissa (o del Cristo in croce) e la croce cardinale (o del Cristo risorto). Ognuna di queste croci è composta da 4 bracci, ognuno dei quali rappresenta una costellazione dello zodiaco. Le costellazioni, a loro volta imprimono determinati influssi agli esseri umani, a seconda delle loro necessità evolutive.
Le tre croci astrologiche: la croce mobile
La prima croce su cui l’uomo sale è la croce mobile. Qui è inchiodata la stragrande maggioranza dell’umanità. Questa croce riguarda tutte le esperienze che l’uomo deve fare nella materia ed è per forza di cose legata alla personalità. Conduce l’uomo dall’esperienza materiale più densa fino alle soglie del sentiero iniziatico, al livello di aspirante. Opera attraverso l’influsso di Gemini, Virgo, Sagittarius e Pisces.
È detta mobile, proprio perché l’uomo è in una continua condizione di movimento nel compimento delle varie esperienze necessarie alla sua evoluzione e le sue energie sono in una condizione di continuo mutamento.
Una volta che l’essere umano ha realizzato moltissime esperienze, comincia a capire che non è attraverso queste che ci si realizza veramente. Quando comincia a comprendere che c’è dell’altro oltre alle soddisfazioni materiali, e vuole cominciare a conoscere, capire, sapere, allora è arrivato il momento di lasciare la croce mobile.
La croce fissa
A questo punto l’uomo sale sulla croce fissa, che lo condurrà dal grado di discepolo in prova a quello di discepolo accettato, attraversando le prime tre iniziazioni. In questa fase il Cristo non è più celato e l’uomo acquisisce consapevolezza del vero Sé, comincia a vivere come anima. Questa croce opera attraverso l’influsso di Taurus, Leo, Scorpio e Acquarius.
In questa fase, la personalità non è più l’elemento dominante dell’essere umano e viene integrata nell’anima. Il Cristo (che rappresenta l’anima) non è più celato ma è sulla croce. Qui le energie dell’uomo non sono più in continuo mutamento (come nella croce mobile), ma sono piuttosto statiche perché hanno già subito le trasformazioni necessarie per entrare in contatto con il vero Sé. Qui l’uomo vede il Cristo fisso sulla croce; ha raggiunto la sua anima.
La croce cardinale
Superata questa fase, oltre la terza iniziazione, l’anima comincia a fluire verso la monade ed entra in contatto con lo spirito. A questo punto l’uomo scende dalla croce fissa per salire su quella cardinale. Qui si trova in equilibrio tra la dualità di spirito e materia. Non è più attratto dalla materia e può decidere liberamente se incarnarsi per aiutare i fratelli più indietro nel percorso evolutivo. Questa croce opera attraverso l’influsso di Aries, Cancer, Libra e Capricornus.
Sulla croce cardinale l’essere umano comprende tutto il percorso compiuto sulle altre due croci precedenti ed ha chiara visione e consapevolezza del triplice aspetto divino: Padre, Figlio e Spirito Santo.
Bibliografia:
Bailey A. A., Astrologia Esoterica, Editrice Nuova Era, 1971.
Barbieri M. G., I sette colori del cielo, Draco Edizioni, 2010.