Alchimia spirituale

Alchimia spirituale

Lo scopo di ogni uomo è quello di realizzare delle esperienze che possano aiutarlo nel suo percorso evolutivo. La terra quindi, non è altro che una palestra dove le anime scendono per fare le più disparate esperienze, necessarie per la prosecuzione del loro percorso di risalita verso lo Spirito. Ma questo percorso, non è affatto semplice. L’uomo generalmente, non è consapevole di essere un Angelo Solare la cui finalità è il ricongiungimento con il Divino, e commette degli errori nell’utilizzo delle sue energie.

Ma di quali energie parliamo?

L’uomo non è il suo corpo fisico, né tanto meno i suoi corpi sottili, ma il Sé Superiore. I corpi sono soltanto dei veicoli che utilizza per fare delle esperienze finalizzate all’evoluzione. Questi corpi sottili sono dei campi di energia che vibrano su determinate frequenze. La maggior parte delle malattie (escluse quelle karmiche), si formano proprio a causa di un’errata gestione di queste energie.

Il Trattato dei Sette Raggi Vol. 4 – Guarigione Esoterica” di Alice Bailey del 1953, scritto in seguito alle rivelazioni del “Maestro Tibetano”, spiega così, nella Legge I, uno dei motivi della nascita delle malattie:

“Ogni malattia è il risultato dell’inibizione della vita dell’anima, e ciò vale per tutte le forme in ogni regno.”

 E così nella Legge IV:

 “La malattia, sia fisica che psicologica, affonda le sue radici nel bene, nel bello e nel vero. Non è altro che un riflesso distorto di possibilità divine. L’anima, che cerca la piena espressione di un aspetto divino o di una realtà spirituale interiore e ne è impedita, determina nella sostanza dei suoi involucri un punto di attrito. Su questo punto sono focalizzati gli occhi della personalità e ciò conduce alla malattia.”

Le vere cause delle malattie

Da queste enunciazioni si può chiaramente dedurre che, le vere cause della malattia sono da ricercarsi nei corpi sottili dell’uomo e si generano in seguito ad un conflitto tra la vita dell’anima e la personalità (formata dai corpi sottili stessi) che cerca di ostacolarla.

La personalità si oppone al progetto dell’anima perché legata alla materia che tende di per sé all’inerzia, mentre l’anima è proiettata verso l’alto, verso il ricongiungimento con il Divino. Questo attrito genera un conflitto, che a sua volta genera disarmonia che come conseguenza porta alla malattia.

Il percorso evolutivo consiste invece nel giusto incanalamento e nella trasmutazione di queste energie. Parliamo di un processo alchemico che prevede la trasformazione delle energie grezze, basse e grossolane in energie pure ed elevate. In una prima fase avviene la loro tramutazione e poi in seguito la sublimazione.

Con il termine tramutazione si intende un innalzamento vibratorio delle energie, rimanendo nell’ambito dello stesso veicolo, mentre per sublimazione si intende un cambiamento di stato, una vera e propria transustanziazione. È un processo di alchimia spirituale per cui dalle energie inferiori, l’uomo ricava, attraverso varie fasi di purificazione e raffinazione, l’Oro puro dello Spirito (Medicina Psico-spirituale, Angela Maria La Sala Batà, 2008).

Nel processo di sublimazione, le energie vengono trasferite dai chakra inferiori ai chakra superiori corrispondenti: da Muladhara a Sahasrara, da Svadhistana a Vishuddha, da Manipura ad Anahata.

Le fasi dell’alchimia spirituale 

L’alchimia è un processo di trasformazione della materia. La Grande Opera, (Magnum Opus) è l’itinerario alchemico che porta alla realizzazione di questa trasformazione. È costituita da tre fasi principali che conducono gradualmente alla metamorfosi spirituale:

Nigredo: è il primo stato della materia nel processo alchemico e rappresenta la fase di putrefazione della materia e quindi dell’ego. È un’immersione nelle tenebre necessaria per elevare la materia e arrivare alle fasi successive. Può essere vista come la notte oscura dell’anima.

Albedo: rappresenta la seconda fase del processo alchemico e consiste nella purificazione della materia scaturita dalla Nigredo, sottoposta ad un processo di distillazione e preparata per la sua successiva sublimazione.

Rubedo: rappresenta l’ultima fase della Grande Opera ed è il compimento finale delle trasmutazioni alchemiche, che culminano con la realizzazione della Pietra Filosofale ed avviene per sublimazione sotto l’effetto del fuoco, cioè dello Spirito.

Questa trasformazione ed elevazione della materia ha quindi delle fasi ben definite che ogni uomo deve necessariamente attraversare per procedere nel suo percorso di evoluzione spirituale. Ogni uomo perciò, nel corso della sua vita, si trova in una determinata fase evolutiva. La Sala Batà in Medicina Psico-spirituale, individua diversi livelli evolutivi:

L’uomo primitivo: è colui che si identifica con il corpo fisico ed è schiavo di esso. Non sa dominare i suoi istinti. Ha una scarsa emotività e una mente rudimentale. Paradossalmente, è meno soggetto alla malattia, perché non vive conflitti emotivi e mentali.

L’uomo comune: è colui nel quale comincia a manifestarsi il concetto dell’Io, anche se in maniera poco chiara. Si differenzia dall’uomo primitivo in quanto cominciano ad emergere in lui, aspetti emotivi e mentali. Non ha una personalità integrata; l’Io si manifesta in maniera molteplice attraverso i vari veicoli.

L’uomo di ideali: è colui che comincia ad avere aspirazioni elevate, avendo una visione più ampia della vita. Dedica la sua esistenza al perseguimento di un ideale, un qualcosa per cui ritiene giusto lottare e sacrificarsi. Spesso questo ideale è limitato o errato, ma non importa, ciò che conta sono la purezza e la sincerità del suo intento.

L’aspirante sul sentiero: è colui che comprende che la realtà non va ricercata all’esterno, come ad esempio in un ideale oggettivo, ma nel proprio mondo interiore. Comprende che è possibile elevarsi e migliorarsi e per questo aspira ardentemente a conoscere se stesso e la realtà della sua natura.

Il discepolo: è colui che incontra il suo Maestro, cioè il suo Sé Spirituale. È in grado di manifestare la sua vera natura: quella spirituale. Il suo Io è identificato con il Sé Superiore e non più con i veicoli della personalità, che esso considera come strumenti a servizio del Sé Superiore.

L’Iniziato: è colui che ampliando sempre di più la propria coscienza, entra a far parte di coloro che hanno il compito di aiutare l’umanità, dopo aver passato diversi passaggi fondamentali di ampliamento della consapevolezza, chiamati iniziazioni.

L’Adepto: è colui che ha terminato il suo ciclo umano. Si è liberato dalla ruota delle rinascite e non ha più bisogno di reincarnarsi. Davanti ad esso si aprono altre vie ed altre possibilità. Può anche tornare sulla terra, ma soltanto per aiutare i fratelli in difficoltà.

Come possiamo comprendere, dunque, il percorso evolutivo non è affatto semplice, soprattutto perché l’uomo non conosce se stesso; si identifica con la personalità e continua imperterrito a ripetere i propri errori. È pur vero però, che prima o poi tutti gli uomini si risveglieranno dal lungo sonno dell’illusione e saranno attratti sempre di più verso la Fonte Divina, attraversando uno ad uno, i diversi gradi evolutivi. Nell’attraversare i vari gradi, avvengono delle trasformazioni nella materia, che diventa sempre più fine e rarefatta. Questa è l’alchimia della vita, l’alchimia spirituale.